giovedì, 20 ottobre 2016
In un periodo in cui tanta rilevanza viene data alla genuinità, alla purezza e al controllo dei cibi, desta senz’altro stupore che gran parte delle nostre importazioni di piante officinali e aromatiche provenga da paesi in cui qualità, assenza di residui e purezza non sono certo parametri fondamentali.
Il settore è certamente caratterizzato da poca trasparenza commerciale e da una notevole carenza di informazioni tecniche, e le aziende che volessero coltivare officinali non avrebbero altra scelta che farsi un’esperienza specifica in autonomia, tutta “sul campo”. Una certa confusione regna anche già a livello di definizioni, non esistendo infatti alcuna determinazione standard di termini usati in maniera indistinta fra loro: “erbe aromatiche”, “erbe medicinali” ed “erbe officinali” sono espressioni usate spesso congiuntamente o come sinonimi e può accadere che la medesima specie venga classificata, a seconda della fonte statistica, tra le piante aromatiche, tra quelle orticole o persino tra quelle industriali.
A tal fine l’ALSIA attraverso la sua Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa Pantano di Pignola ha avviato un progetto denominato “Piante officinali”, di cui l’incontro del 3 novembre costituisce la prima tappa, finalizzata alla reintroduzione della coltivazione delle piante officinali nelle aziende agricole della montagna potentina in forza della tradizione che in passato aveva visto la presenza di una famosa “Spezieria”, nel monastero dei Padri Certosini, nel Comune di Brindisi di MONTAGNA.
L’iniziativa avrà luogo presso i locali del Comune di Pignola – C.da PANTANO, alle ore 17,00.
Per chiarimenti e informazioni sulla tematica 0835.244.640 o email: azienda.pantano@alsia.it;